In ricordo di Marco



Ricordo di Marco Cadoli - Presentation at AI*IA 2007



In memoria di Marco (22 novembre 2006)

Marco entrò nella mia stanza dell'ufficio in via Buonarroti poco più di diciotto anni fa per chiedermi la tesi, con la sua educazione, la sua figura elegante, il suo sguardo limpido, e la sua intelligenza prorompente. Inizia qui un tratto tanto importante della sua vita, il suo percorso di ricerca e di università. Ero alla fine del mio primo corso come professore, ed io Marco lo avevo già notato durante le lezioni, studente attento, meticoloso e brillante. Diversi anni dopo mi fece il regalo di raccontare che l'amore per la vita universitaria e la determinazione di farne parte gli nacque seguendo le lezioni di quel corso. Ieri ripensavo alle tappe del suo cammino accademico, a come avrei potuto raccontare la prestigiosa pubblicazione della sua tesi di laurea, gli ammirati giudizi dei revisori esterni della sua tesi di dottorato, la pubblicazione della tesi di dottorato stessa in una collana internazionale di Intelligenza Artificiale, il valore assoluto delle sue successive ricerche, il modo mai scontato e mai convenzionale di guardare ai problemi di ricerca, la sua capacità  di coniugare creatività, razionalità e precisione, i premi ed i riconoscimenti a livello internazionale, la professionalità e la cura con cui portava avanti i progetti, il suo impagabile modo leale e propositivo di saper far parte di una squadra, di divertirsi con i compagni di lavoro, e con loro di coltivare l'amicizia, il suo rigore totale nell'attività didattica (la pagina web degli avvisi agli studenti è aggiornata alle ore 18 del 6 novembre 2006) l'impegno incessante nello scrivere libri, dispense, lucidi (anche in ospedale) per i vari corsi che insegnava, l'affettuosa scrupolosità nel seguire i suoi tesisti ed i suoi studenti di dottorato e di post-dottorato, lo posso dire, fino a pochissimi giorni fa. Ripensavo a questo e ad altro, quando mi è arrivato, come un dono, un messaggio di risposta al mio triste annuncio. Un messaggio dall'altra parte del mondo, di Jack Minker, una delle personalità più prestigiose del nostro campo di ricerca. Il breve racconto di quello che è successo dopo quel giorno di diciotto anni fa lo lascio a questo messaggio.

Caro Maurizio, la scomparsa di Marco Cadoli mi colpisce e mi addolora profondamente. Guardo la sua pagina web su Internet e vedo di nuovo quest'uomo bello, giovane, intelligente il cui lavoro di ricerca ho tanto ammirato. Guardo di nuovo il suo curriculum e sono ancora una volta profondamente impressionato dalla vastità e dalla qualità dei contributi scientifici che ha saputo fornire alla comunità delle basi di dati e della logica computazionale. Guardo anche alla porzione della pagina web che racconta la sua fede religiosa, ed immagino quanto possa essere stata di conforto per lui e per la sua famiglia. Maurizio, hai ragione: Marco era davvero un ricercatore brillante, una persona meravigliosa ed un inestimabile amico. Mi auguro che nelle prossime conferenze internazionali di Intelligenza Artificiale sappiamo organizzare qualcosa di degno per ricordarlo. Per favore, porta tutto il mio dolore alla famiglia di Marco e a suoi colleghi che hanno avuto l’onore di lavorare con questa persona così bella. Il mio profondo cordoglio va anche a te e a tutti coloro con i quali Marco ha scritto mirabili articoli scientifici, e con i quali era legato da quel senso di amicizia che traspare dal tuo messaggio. E’ una perdita grave per l’intera comunità, che soffrirà l’assenza di una persona preziosa e di un ricercatore eccelso.
Jack Minker

Marco: io, i colleghi del tuo Dipartimento e tutti gli amici con i quali hai lavorato ti vogliamo fare un regalo: uno per uno ti abbracciamo forte, e, come dono per il tuo viaggio, ti lasciamo un sorriso grande e dolce, per la felicità di averti conosciuto e per il privilegio di averti avuto come compagno.

Maurizio Lenzerini