da
A. Strindberg
La Stanza Rossa
Newton Compton, 1993
pag. 148
[Rehnhjelm e' innamorato di Agnese, e dice che appena ne sara' degno
chiedera' la sua mano. L'attore Falander gli suggerisce di frequentare
Agnese senza pensare al matrimonio.]
- Tu degno di lei, tu offrirle la tua mano? Ma che dici?
- La penso cosi'.
- Ma questo e' terribile! Se io ti dicessi che questa ragazza non
solo manca di tutte le qualita' che tu le attribuisci, ma ha invece
le qualita' opposte, tu non mi crederesti e mi disdiresti
l'amicizia.
- Si', lo farei.
- Il mondo e' dunque cosi' colmo di menmzogna che non si crede a un
uomo quando dice la verita'?
- Come puoi dire che essa difetti di morale?
- Ecco di nuovo la parola! Che parola straordinaria! Essa risponde a
tutte le domande, tronca tutte le discussioni, sostiene tutti gli
errori! I propri, s'intende, non quelli altrui! Essa abbatte tutti
gli avversari, e sa perorare qualunque causa, tanto a favore che
contro, esattamente come fa un avvocato! Ora tu mi hai sconfitto, e
la prossima volta io sconfiggero' te.
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